Il triangolo aureo
In effetti con le dimensioni di un segmento e della sua parte aurea, Fig. 1, possiamo ottenere due diversi triangoli, entrambi isosceli: uno avente per base il segmento dato e l’altro, la sezione aurea dello stesso segmento. Di tali due triangoli è detto aureo, per la sua maggiore eleganza, il secondo.
E, a proposito di eleganza, che dire della figura che si ottiene adagiando lungo ciascuno dei due lati obliqui del nostro triangolo aureo il lato maggiore di due triangoli del primo tipo?
Non ci sono trucchi: trattasi proprio di un pentagono regolare dal quale, Fig. 3, possiamo facilmente dedurre:
il triangolo aureo è un triangolo isoscele con l’angolo al vertice pari ad 1/5 dell’angolo piatto, ovvero pari a 36°. Di conseguenza ciascuno dei due angoli alla base è pari a 72°;
in un qualsiasi pentagono regolare il lato è pari alla sezione aurea della diagonale;
nello stesso pentagono regolare due diagonali non concorrenti nella stesso vertice si intersecano in un punto che le suddivide in due segmenti, il maggiore dei quali è ancora pari alla sezione aurea di ciascuna diagonale, ovvero al lato del pentagono;
per quanto alla precedente lettera a il lato di un decagono regolare è pari alla sezione aurea del raggio della circonferenza ad esso circoscritta.